Restivoil, ovvero come nasce una pubblicitÃ
In questi giorni potrà capitarvi di vedere in TV la pubblicità di uno shampoo un po’ diverso dagli altri: non solo perchè è un olio che fa poca schiuma, ed è una specie di toccasana per tutti quelli che hanno problemi anche gravi di cute sensibile, ma soprattutto perchè ha sviluppato la sua pubblicità insieme ai suoi consumatori attuali e potenziali: il tutto con l’ausilio di Lorien (per la parte offline) e di The Talking Village per la parte online.
Dov’è la novità ?,  potreste chiedervi. Sono sempre esistiti i focus groups, quelli con dieci persone intorno a un tavolo e il brand dietro lo specchio, in cui si fanno vedere degli storyboards, e i consumatori rispondono a delle domande.
Dov’è la novità ?,  potreste chiedervi. Sono sempre esistiti i focus groups, quelli con dieci persone intorno a un tavolo e il brand dietro lo specchio, in cui si fanno vedere degli storyboards, e i consumatori rispondono a delle domande.
Beh, intanto un’area di conversazione online è molto più spaziosa, libera e divertente. Ma è anche molto più precisa: puoi commentare quando ti pare e su cosa ti pare, prendendoti tutto il tempo per pensarci, puoi aggiungere tutto ciò che vuoi a quello che è stato elaborato offline, puoi approfondire molto di più gli aspetti che ti interessano, leggere con calma i commenti degli altri, e il tutto senza le voci degli altri che si accavallano in contemporanea. Per chi facilita la conversazione, la gestione dei commenti è molto più agevole e rilassata. E con quel benedetto cliente, il misterioso responsabile del prodotto e della sua comunicazione, ci puoi finalmente parlare.
“Per favore, provate a superare gli stereotipi: non fateci vedere la solita solfa con un uomo in ufficio e una donna che fa shopping”, ha scritto un utente. E il marketing ha risposto: “sai una cosa, hai ragione. Non ci avevo pensato” e ha chiesto all’agenzia di cambiare le scene.
“Per favore, provate a superare gli stereotipi: non fateci vedere la solita solfa con un uomo in ufficio e una donna che fa shopping”, ha scritto un utente. E il marketing ha risposto: “sai una cosa, hai ragione. Non ci avevo pensato” e ha chiesto all’agenzia di cambiare le scene.
Inoltre, in un focus group tradizionale non capita spesso che ti vengano illustrati direttamente dagli addetti ai lavori i processi e i metodi di studio con cui viene sviluppata e valutata una pubblicità , oppure che ti scriva proprio l’amministratore delegato dell’azienda, per esprimere gratitudine e spiegarti cosa farà con i pareri  che hai dato. Infine, non capita spesso che ti invitino sul set per assistere alle riprese del film che hai contribuito a creare.
 Ecco qui il luogo dove tutto questo è accaduto, dalle prime proposte creative fino al lavoro finito.
Ora che il film è pronto ed è in onda, l’area può diventare pubblica: venite a commentare anche voi.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!