Lo studio Ford e i trend del 2014: come sarà il consumatore del futuro?
La Ford, nota marca automobilistica, ha diffuso un interessantissimo report sui trend dei consumatori per il 2014. E, magari, per gli anni a venire, aggiungiamo noi.
Il report si riferisce (prevalentemente) a tendenze del settore tecnologico, ma è estremamente utile anche per valutare tendenze generali, attraverso le numerose statistiche che Ford stessa propone agli utenti interessati.
Ford delinea innanzitutto 10 trend principali, visibili qui, tra cui è utile sottolinearne qualcuno.
Innanzitutto un legame profondo con l’antico: tutto ciò che crea nostalgia influirà positivamente nei confronti del consumatore.
Nel report completo (visibile invece qui) viene illustrato come il ritorno al vintage stia riscuotendo un discreto successo nel mercato statunitense (l’82% degli americani pensa che i prodotti vintage abbiano più verve rispetto a quelli moderni) e quindi gli advertising che punteranno sul concetto di “nostalgia†potrebbero risultare particolarmente efficaci.
Un altro tema interessante è la distinzione tra FOMO (Fear of Missing Out) e JOMO (Joy of Missing Out); la prima è la paura di rimanere disconnessi dai nostri device e perdersi ciò che accade in rete nel momento in cui noi non ci siamo (tendenza estremamente diffusa), mentre la seconda (di cui non avevo molto sentito parlare ) è l’opposto, cioè la gioia di essere, per un momento, disconnessi dalla realtà mobile che ci ingabbia tutti i giorni.
Due dati a confronto: nel mondo le persone guardano circa 150 volte al giorno i loro cellulari per le notifiche. Allo stesso tempo il 92% del campione americano intervistato da Ford pensa che staccare dalla Rete possa essere benefico per la tua salute.
Dove ci porterà questa dicotomia?
Altri dati interessanti riguardano il ruolo delle donne all’interno della società , tema molto caro a noi che lavoriamo con i Social Media, settore dove le donne sono una percentuale dominante e molto attiva.
Secondo lo studio Ford il 66% della popolazione mondiale è d’accordo sul fatto che avremmo un mondo migliore se gli uomini cominciassero a pensare come le donne. Nonostante questo, secondo Forbes, solo il 12% delle persone più potenti del mondo è di sesso femminile.
La discussione su questo tema potrebbe essere amplissima, quindi questi dati possono solo servire a gettare un sasso nello stagno dei ragionamenti che ci sarebbero da fare su un tema molto complesso (anzi, se avete pareri a riguardo, potete commentare questo post e sarò lieto di ascoltarli e di aprire una discussione proficua).
Qui è impossibile parlare di tutti gli altri trend in maniera dettagliata: ci sono anche il mito del multitasking, l’attenzione del consumatore ad un problema come quello delle risorse idriche e, soprattutto, la volontà degli utenti di condividere sui Social Media aspetti della propria realtà solo (o soprattutto) per essere compiaciuti.
Su quest’ultimo punto, un dato è utile rilevare: il 62% della popolazione globale si dice felice e si sente migliore quando gli utenti approvano le sue condivisioni di status o di altro materiale sui Social Media.
Un dato, per noi e per le aziende, assolutamente da non sottovalutare.
[Il report completo QUI]
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