Produttori di seggiolini auto: puo' una conversazione cambiare un prodotto?
Ovviamente la risposta e’ si certo che puo’, altrimenti non saremmo qui.
Per questo vorrei dare spazio e visibilita’ alla proposta di una di noi, Chiara aka Wonder Land, che colpita dalle terribili morti dei bambini in auto, ha deciso – non di farci una chiacchiera da ombrellone – ma di lanciare una discussione tra mamme di Facebook per proporre nuove idee ai produttori di seggiolini. Ha gia’ raccolto un centinaio di commenti e varie idee (sensori di peso, di temperatura, allarmi colegati alle cinture, braccialetti salvavita…).Sollecitare cambiamenti nei prodotti dal basso e’ un’iniziativa davvero potente, da promuovere.
Cosa ne pensate: per evitare quelle morti, si potrebbero installare dei dispositivi di sicurezza anti-amnesia Facciamo arrivare questa conversazione ai produttori.
Passate parola.
Il suggerimento potrebbe essere interessante però c’è da tenere in considerazione una serie abbastanza ampia di casistiche.
me ne viene in mente una.
immaginiamo un’auto parcheggiata al sole d’estate. La temperatura dell’abitacolo sarebbe di certo superiore a quella tollerabile da qualunque essere umano. Il seggiolino cosa fa? Suona lo stesso? Forse dovrebbe esserci un sensore che si attiva solo quando la macchina è chiusa e non viene registrato alcun peso sul sedile del guidatore (ovviamente il suono dovrebbe avvenire solo qualche minuto dopo diciamo il tempo di recuperare il passeggino dal bagagliaio o prendere la busta della spesa).
Resto però di un’idea come per le campagne che ti suggeriscono di non bere troppo se devi guidare non sarebbe il caso di educare al buon senso i genitori o utilizzare un distrattometro?
O forse sarebbe più efficace l’uso di braccialettini dotati di sensori che emettono un bip solo quando bimbo e genitori si allontanano troppo. con questi molti genitori eviterebbero di perdersi i figli in spiaggia o al supermercato. Però bisogna ricordarsi di mettere il bracciale
Ci ragionava sopra anche mio marito qualche giorno fa. In effetti basterebbe un sensore identico a quello delle cinture di sicurezza: se c’è peso sul sedile, ma la cintura non è allacciata, parte l’avviso sonoro.
Il seggiolino potrebbe rilevare che c’è peso sopra e, dopo che la vettura è rimasta chiusa per 5 minuti, suonare o, con una sim (tipo gli allarmi per ascensore), inviare una telefonata ad un cellulare.
Però, chi comprerebbe un seggiolino così costoso da prevedere un sensore e una sim (con relativo contratto telefonico)? Ognuno di noi è certo che una cosa del genere non ci capiterà mai.
Questione complicata
Concordo con Silvia. Ognuno di noi, parlo di noi genitori, pensa che questa cosa non CI possa mai succedere.
Però..però è anche vero che alla nascita di un bebè si hanno sempre tanti regali. Si potrebbe mettere il seggiolino nella lista bebè ed averlo in regalo da parenti o amici
Grazie Flavia di aver rilanciato la discussione. Ogni suggerimento è ben accetto, ho lanciato il sassolino proprio per avere più feedback possibili dalla vera voce delle mamme e dei papà che si trovano quotidianamente ad avere a che fare coi loro bambini piccoli. Purtroppo è vero che la tecnologia non deve diventare un sostituto della nostra testa, ma è anche vero che sono convinta che questa disgrazia non succeda a persone malate o iperstressate, ma a genitori normalissimi. Che ci riguardi tutti da vicino, che possa succedere davvero a chiunque. Ecco perché, visto che le case produttrici ci propinano tanti prodotti INUTILI e costosi per i nostri figli, avere la chance di poterne avere uno potenzialmente capace di salvar loro la vita (o quella, inestimabile, di un solo bambino) ecco, c’è da ragionarci…
io trovo che ci sia una soluzione semplice: mettere i seggiolini auto sul sedile del passeggero davanti, accanto all’autista. Mio figlio è sempre stato un bimbo irrequieto e io, fino ai suoi 26 mesi, lavoravo lontana da casa e lui era costretto a 3 ore di seggiolino al giorno. averlo dietro era una fonte di grande stress perchè non potevo consolarlo se piangeva o se voleva il ciuccio o un biscotto…così, verso i 30 mesi ho preso un rialzo con schienale in modo da poterlo posizionare davanti. Tutti i seggiolini dovrebbero essere posti davanti in modo che i bambini, anche i lattanti, abbiano un contatto costante con i genitori…e vendondoseli accanto è impossibile che qualcuno li dimentichi…
ciao yummina, in realtà il codice della strada consente ai bimbi di viaggaire davanti anche appena nati, purché venga disabilitato l’airbag. Però è sconsigliato per questioni di sicurezza. io stessa mi distrarrei di più ad averlo accanto piuttosto che dietro
COMMENTI INTERESSANTI E L’ARGOMENTO E’ PURTROPPO MOLTO ATTUALE..PREMESSO CHE TROVO ALLUCINANTE PERSONALMENTE CHE UN GENITORE DEBBA AVERE UNO STRUMENTO CHE GLI RICORDI DI AVERE UN FIGLIO IN MACCHINA..PENSO CHE LA SOLUZIONE DEL SEGGIOLINO DAVANTI SIA QUELLA PIU PRATICA MA FORSE LA PIU RISCHIOSA PER LA POSIZIONE IN AUTO IN CASO DI INCIDENTI..IL SUPER SEGGIOLINO CON MILLE SENSORI, SUONINI,ALLARMI, SIM E QUANT’ALTRO SONO CERTAMENTE POSSIBILITA MA CONTINUO A PENSARE CHE SIA “TRISTE” DELEGARE LA PROPRIA RESPONSABILITA DI GENITORE A UN SUONINO DI UN SEGGIOLINO AUTO..
io credo che sia molto più triste, perchè sconsiderato e irresponsabile, il comportamento di chi tiene i bambini slegati in macchina, per dirne solo uno. molto più frequente e sotto i nostri occhi tutti i giorni.
salve,io metterei semplicemente un sensore che trasmette un suono quando tutte le altre cinture di sicurezza dell’auto sono slacciate e quella del seggiolino no. nel caso in cui ci si fermi per una sosta e si vogliano sganciare le cinture, allora dovrebbe esserci un pulsantino per disabilitare il sensore, che si riattiverà automaticamente quando l’auto viene rimessa in moto. non mi sembra complicato o costoso
Ceppina scusa ma il seggiolino è tenuto dalle cinture di sicurezza che non si slegano mai. Il bambino si lega con le cinture del seggiolino….quindi non è applicabile!
Piuttosto create un dispositivo che permetta di tener in braccio un bambino in sicurezza.
Certi prof so’ strani.Ma la gente e8 satrna, in generale.Mia figlia e8 sempre stata sfigatissima, con i suoi.Gli ultimi due anni delle superiori incappf2 in una prof di italiano estremamente malvagia e non era manco la prima che trovava: gie0 alle elementari era stata massarata da una cosec, e io rimpiango di averla avuta giovanissima solo per questo: perche9 mi presero alla sprovvista e non seppi difenderla come la avrei difesa se fossi stata pif9 adulta.Questa delle superiori divenne un incubo, era determinata a convincerla che era scema. Offensiva, distruttiva, mortificante. In quinta, io avevo mia figlia in lacrime tutti i santi pomeriggi, pareva una malattia.Mio marito andf2 a parlarle e finec con lei urlante, una piazzata paurosa.Andai io e quasi non parlai: mi convinsi che era pazza e uscii cosec come ero entrata.Non c’era niente da fare.Tra l’altro, l’influenza negativa di questa donna si era estesa a tutto il consiglio di classe, erano tutti le0 a schifare gli alunni. A volte succede.Poi la Pupi prese in mano la situazione e decise che lei la maturite0, in quella scuola, non l’avrebbe fatta. Non voleva essere esaminata in una simile situazione.E, a marzo della quinta liceo, mi disse che voleva andare in Spagna.Subito.Ed io, pif9 pazza di lei, la appoggiai.Con il resto della famiglia che ci voleva sparare, entrambe, e il mondo che dava l’anno per perso.Traducemmo tutti i suoi documenti scolastici a tempo di record, trovammo gente disponibile al provveditorato spagnolo, facemmo una specie di miracolo e, ad aprile, lei era iscritta all’ultimo anno di una scuola equivalente alla sua in Spagna.A luglio fece la maturite0: aveva cambiato paese, professori, lingua e tutti i programmi. E la passf2.In due mesi, ce la fece.Una soddisfazione che non ti so manco dire.Un trionfo, porca miseria.L’ultimo giorno nella scuola italiana mia figlia ci andf2 apposta per fare il tema con la prof stronza.E invece del tema le scrisse una lettera.Me la raccontf2 dopo, nel pomeriggio.Una lettera gentilissima, garbatissima. Le raccontf2 di se9, dei sogni, delle aspettative deluse, della mortificazione, dell’insicurezza che le era venuta, della sofferenza dell’andare a scuola, tutte queste cose qua.Le disse: Io, con lei, ho smesso di essere capace di imparare. Una lettera molto bella, fu.Poi consegnf2 sto tema e, appunto, se ne andf2.Se a me capitasse una cosa simile come prof, credo che mi sparerei, guarda.Comunque mo’ fa l’universite0, la Pupi. In una lingua diversa da quella in cui e8 cresciuta.E la fa bene, e felicemente.Certe volte, l’obiettivo e8 sopravvivere alla scuola.
Dal tuo commento si capisce che hai un figlio solo…
AVER SENTITO QUESTE NOTIZIE, FA’ CHIEDERE A TUTTI :”E SE SUCCEDESSE A ME?” PURTROPPO SIAMO SEMPRE PIU’ IMPEGNATI E STRESSATI E SIAMO COSTRETTI AD AVERE SPIE ED ALLARMI CHE CI RICORDANO DI TUTTO. SE FOSSE POSSIBILE COLLEGARE LE CINTURE DEL SEGGIOLINO CON LO STESSO PRINCIPIO CHE FA’ EMETTERE UN SUONO QUANDO L’AUTISTA APRE LA PORTIERA DELL’AUTO … A ME HA AIUTATO MOLTO PER EVITARE DI LASCIARE LE LUCI ACCESE, POTREBBE ESSERE UN RICHIAMO ALLA REALTA’ MOLTO EFFICACE.
La Soluzione c’e’ da subito! Sono un progettista di sistemi automotive e conosco bene come queste belle intenzioni si infrangano di fronte a problemi, interessi, e ostacoli burocratici e come la tecnica petrebbe almeno aiutarci. A me non importano le discussioni retoriche sul perche’ certe cose accadano, accadono con cadenza impressionante (vedi statistiche).
Se le soluzioni che propongo serviranno a salvare anche uno solo dei nostri piccoli allora ben vengano !!!
In passato ho assistito ad un evento, andato poi a buon fine, di dimenticanza di bimbo in auto e ho proposto sul sito http://www.gpsinfo.it una soluzione immediata al problema.
Inutile infatti aspettare fino a che i nuovi modelli siano equipaggiati in futuro con soluzioni tecniche lontane a venire anche per la grande prudenza (a volte giustifica altre volte no) con la quale si approcciano i problemi relativi ai sistemi di sicurezza.
I nostri bimbi possono anzi devono essere protetti anche oggi !!! La soluzione proposta è alla portata di tutti perché vi sono assicurazioni che ‘regalano’ la parte piu costosa del dispositivo. Da genitore mi appello ai genitori mobilitatevi per fare in modo che tutto questo non accada mai piu !
Gpsinfo ha preso a cuore la problematica dei bimbi dimenticati in auto e dopo aver segnalato una solusione immediata al problema si batte affinché vengano intraprese soluzioni subito.
Abbiamo pensato di fare cosa utile, per quanto riguarda l’aspetto prettamente tecnico, di fare un commento delle soluzioni sin qui proposte per tentare di individuare le possibili strade.
Inoltre su http://www.gpsinfo.it” target=”_blank” title=”www.gpsinfo.it”>http://www.gpsinfo.it stiamo muovendo i primi passi per costituire un osservatorio sulle tecnologie ad oggi disponibili per stimolare, valutare e proporre, sviluppare progetti innovativi per realizzare il sensore salvavita.
Grazie della info!, teniamoci in contatto, e se possiamo essere utili siamo qui.
Se mi permettete una voce fuori dal coro. Io penso che il problema non sia il sensore o le misure per ricordare ad un genitore che dietro di lui c’è un bimbo. è vero che il tema del blog è inventarsi qualcosa, ma forse la vera innovazione è CONTENERE LO STRESS. Se un genitore dimentica di avere il figlio in macchina, nella maggior parte dei casi, è perché ha altro per la testa, il lavoro occupa tutte le sue attenzioni. Iniziamo a pensare che il lavoro non è tutta la nostra vita e poi parliamo di seggiolini innovativi e allarmi ipr tecnologici.
La sicurezza del nostro bambino a bordo é fondamentale. Raccomando a tutti una scelta saggia sull’acquisto di un seggiolino per auto, a norma e con buoni fissaggi. Perché se ci sentiamo sicure noi, anche il nostro bambino si sentirá al sicuro.
Giulia