YUM: una nuova frontiera per i brand di moda?
YUM.
Young, urban male.
Giovane, urbano, maschio.
Questa la definizione, secondo la HSBC, che ha presentato uno studio a riguardo, del nuovo target che dovrebbero cominciare a seguire le aziende che si occupano di moda, a partire da adesso fino ai prossimi anni.
Ma chi sono gli YUM?
Gli YUM sono degli uomini dai 20 ai 30 anni, con un alto grado di vanità , un ottimo uso dei device mobile e, ovviamente, un buon gusto per la moda e il vestirsi.
Altra caratteristica è quella di avere abbastanza denaro da investire, cosa che li rende particolarmente appetibili ai brand di moda.
Lo “yummy†(questa una definizione meno formale) è interessato al proprio aspetto fisico in maniera quasi maniacale; questa sua tendenza ha favorito, in questi ultimi tempi, una crescita costante della vendita di attrezzatura sportiva, cosmetici per uomo e accessori fashion per lui.
Crescita favorita, secondo il report, anche da una attitudine sociale: l’età in cui i maschi si sposano al giorno d’oggi è più elevata rispetto a qualche tempo fa, e non avere problemi economici “di coppia†permette allo YUM di avere un maggior quantitativo di denaro da spendere in fashion & luxury.
I brand di moda, che il luogo comune vede spesso interessati esclusivamente al target femminile, hanno oggi una possibilità interessantissima per sviluppare il proprio marketing: un target preconfezionato, attivo e settoriale su cui poter puntare per le prossime mosse in ambito commerciale.
E, come ben si sa nel nostro mondo, avere a disposizione un target specifico, non è sempre cosa facile.
Sempre secondo il report della HSBC, gli YUM sono la naturale evoluzione di quelli che una volta erano chiamati “metrosexualâ€, cioè quella fascia di uomini maggiormente interessati al proprio corpo e allo spendere denaro nello shopping.
Anche se metrosexual aveva, nel corso degli anni ’90, una accezione non troppo positiva, quasi una condanna.
Cosa è cambiato oggi?
Che gli yummies sono oggi mainstream, le loro abitudini sono diventate maggiormente accettate dalla società , che li ha inclusi al suo interno, non facendoli sentire totalmente estranei ad essa (come, invece, accadeva con i metrosexual).
E ora questa nicchia potrebbe finalmente far vedere il suo valore.
In tutti i sensi.
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