Relazioni professionali: meglio online o di persona?
Ad inizio mese si è tenuto a Roma il Festival of Media 2014, che ha riguardato il mondo della comunicazione in generale.
Tra gli studi presentati nel corso delle discussioni e dei workshop, uno dei più interessanti è sicuramente quello che riguarda le modalità di tessere relazioni dei professionisti della comunicazione in Europa e negli States: meglio una relazione in Rete o il contatto personale?
In linea di massima lo studio, che ha coinvolto 200 operatori della comunicazione di USA, Germania, Spagna, Francia Regno unito e Italia, afferma che gli europei, italiani compresi, tendono a preferire le occasioni di incontro “reali†per la nascita di relazioni che increscano e arricchiscano la propria Rete di contatti, a differenza dei colleghi statunitensi che invece vedono l’online come il campo migliore per il networking.
Difatti ben il 25% di italiani e britannici afferma che il proprio business aziendale viene a formarsi grazie ai contatti personali, mentre la stessa percentuale negli States scende ad un misero 10%; gli europei preferiscono inoltre incontri informali e non-online, mentre gli statunitensi son più propensi a incontri “virtuali†o al massimo nell’ambito di meeting/workshop di settore.
Altri dati interessanti riguardano Linkedin: gli italiani hanno meno connessioni rispetto ai colleghi stranieri, e sono principalmente collegati con aziende di un minor numero di Paesi (un paio, contro la decina di tedeschi e statunitensi).
Personalmente credo che sia difficile scindere il mondo online da quello delle relazioni di persona.
Mi spiego meglio. Spesso si tende a considerare i due mondi completamente separati (come accade nello studio, che cerca, in qualche modo, di capire se si preferisce l’uno o l’altro tipo di relazione).
In realtà ho spesso notato che, specie nel mondo del Social Media Marketing, le relazioni, professionali e non, spesso nascono in Rete, ma tendono a consolidarsi e amplificarsi attraverso il contatto umano, per poi ritornare a maturare nuovamente, e forse diversamente, in Rete.
Ed ecco che sì, magari all’inizio per conoscerti darò un’occhiata al tuo profilo Linkedin, commenterò il tuo blog, ma, alla fine, sarà quell’aperitivo che ci berremo insieme quando ci sarà l’opportunità che cementerà il tutto.
Insomma, un mondo che non è proprio in bianco e nero, ma presenta sfumature di grigio che forse andrebbero valutate (e valorizzate) meglio.
Non trovate?
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