Brand Marketing e Media Marketing: il seguito
Riusciamo a far fare amicizia a questi due?
Questo autore deve ancora scrivere la sua biografia.Nel frattempo lasciaci dire che siamo orgogliosi Flavia Rubino dei contributi e 149 voci.
Riusciamo a far fare amicizia a questi due?
il branding, in alcuni casi, se ne frega. Le conseguenze che immaginiamo sulla brand image sono (talvolta) solo nella nostra testa di esperti di branding.
Ok, punto preso : )
Le nostre vite sono cambiate e cambieranno ancora a un ritmo vertiginoso. Abbiamo rimesso in discussione tutto. Per chi trova linfa vitale e professionale nello studio dei nuovi trend e nell’innovazione, è un momento fantastico.
Oggi più che mai, nell’era delle startup digitali dai modelli “disruptive”, e nell’urgenza della trasformazione digitale , c’è bisogno di una solida cultura di marketing.
Anche le idee più brillanti possono perdere, nel confronto con il mercato.
Perché? Quali sono i problemi più frequenti nel marketing dell’innovazione digitale?
Dall’ascolto social alla inelegante piacioneria social, il passo può essere breve. Bisogna essere “intonati”.
Engagement non vuol dire ingaggiare. La differenza sta nel concepire diversamente i ruoli degli attori di un processo, invertendo la logica a cui siamo abituati (infografica)
Se non temessi di apparire troppo visionaria, direi che dopo il decennio del social media marketing nei prossimi anni assisteremo all’ascesa del…logistic marketing, come mezzo per disegnare una brand experience completamente nuova. Ci sarà bisogno di figure strategiche, ci sarà una nuova stagione di start up.
Cliente: Reckitt Benckiser Headquarters – brand Finish Obiettivo: Indagare l’attuale esperienza del sampling di Finish e produrre idee per migliorarla Area: Ricerche, Direct Marketing Strumenti: Co-creation Lab Com’è andata: dopo un recruiting attraverso i canali social, consumatori e consumatrici hanno dato vita a una conversazione creativa, moderata da TTV con un ricco piano di stimoli […]
Vorrei che il Lean Marketing arrivasse in modo semplice a chi si occupa di impresa, strategia e innovazione, come un metodo per mettere in ordine le idee e iniziare a trasformarle velocemente in pratica.
Negli investimenti pubblicitari “tradizionali” per i grandi brand, di solito questi ricadono in due possibili modelli di media spending: la continuità, cioè comunicare poco ma sempre, oppure il boost, cioè la massima focalizzazione in periodi più brevi. E nel web?
La rivoluzione digitale sta cambiando non solo il nostro modo di pensare, ma proprio la struttura del nostro cervello.